In un ambiente cosi’ ricco ed ancora incontaminato come quello in cui si trova Molino Del Pallone,
non solo la flora spontanea ma pure quella selvatica trova l’habitat ideale per uno sviluppo ed un
equilibrio armonioso anche se delicati e da proteggere.
A tale fine sono state istituite oasi di rifugio per i selvatici e la pesca no-kill lungo il fiume da Molino del Pallone al vicino paese di Biagioni. Nel fitto del bosco e del sottobosco, invisibili spesso alla vista dell’uomo, sfuggenti lupi trovano facile sostentamento tra i popolosi branchi di cinghiali o di timidi caprioli . Questi ultimi, insieme
agli imponenti daini dai grandi palchi, appaiono improvvisi tra gli alberi nella bruma mattutina tagliata dai primi raggi di sole sorprendendo come visioni da fiaba gli escursionisti o i cercatori di funghi.
Ma pure gli automobilisti che percorrono la strada a fondo valle incrociano frequentemente queste eleganti creature mentre solitarie o in branco risalgono dalle sponde del fiume per guadagnare la tranquillità del bosco.
Tra gli alberi ed i cespugli si aggirano intraprendenti volpi rosse,vivaci donnole e scaltre faine;
nel terreno o tra le radici di grossi alberi scavano le loro tane i tassi mentre ricci e istrici perdono spesso i lunghi aculei utilizzati un tempo per fabbricare galleggianti da pesca. Scoiattoli rossi e bruni insieme ai ghiri intraprendono frequenti scorribande negli orti e nei giardini spogliando noci e noccioli dei loro frutti mentre il piccolo apodemus, roditore dalla chiara pelliccia, è preda di un gran numero di animali tra i quali i rapaci notturni come il gufo, il barbagianni, l’allocco e la civetta.
Nel cielo color cobalto volteggiano falchi, poiane, cornacchie mentre tra i rami degli alberi tamburellano i picchi e saettano rumorose ghiandaie. Tra la flora selvatica e nei giardini cantano
e si inseguono i merli, le cinciallegre, gli usignoli i fringuelli e le ballerine dalla lunga coda mentre
tra gli arbusti e le bacche saltellano frenetici scriccioli e pettirossi.
Lungo il fiume pescano eleganti aironi cenerini che in via eccezionale si contendono il cibo con
scuri cormorani mentre dai salici delle sponde spicca il colorato martin pescatore sempre a caccia di code rosse, vaironi o avannotti di trota fario particolarmente pregiata e prolifera in questo tratto del
fiume dell’alto Reno.
Sul fondo i barbi dorati ripuliscono il letto del torrente mentre gli argentei cavedani nuotano a pelo d’acqua nelle ampie pozze o nel vasto spazio del bacino formato dalla diga che si trova nelle vicinanze a valle del paese.
Nei torrente, nei ruscelli nuotano scure e snelle trote selvagge insieme talvolta ai rari broccioli.
dalle acque basse e tranquille della riva del fiume.
Variopinte e multiformi farfalle contendono il polline dei fiori a frenetiche api e paffuti bombi notoriamente indicatori di buona qualità dell’aria e dell’ambiente.
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