Molino del Pallone è il punto di partenza di numerosissimi sentieri, tracciati dal C.A.I, che conducono alle borgate più vicine come Campeda, Pidercoli, Posola, Ponte della Venturina, Granaglione fino alle cime più alte come Monte Cavallo, Corno alle Scale, Monte Pidocchina, Croce di Posola.
L’escursionista non solo potrà godere di scorci e panorami incantevoli, ma potrà avvistare i numerosi animali che popolano la montagna (daini, caprioli, cervi, tassi, volpi, cinghiali)
Molino del Pallone collabora inoltre con il C.A.I di Bologna per la formazione delle guide e per l’organizzazione della festa del trekking che si tiene a fine Settembre.
"GRUPPO ESCURSIONISTI ALTO RENO"
Agosto 2003, un gruppo di circa 20 persone che frequentano Molino del Pallone, si ritrovano una mattina ad orario presto ma abbordabile (ore 7,30) ai piedi del “mitico” leccio nel centro del paese. La loro meta è raggiungere camminando, il Vizzero alettati da un pranzo con polenta e baccalà organizzato da un gruppo di amici di Biagioni.
Il gruppo è misto: età dagli 8 ai 70 anni con una esperienza nel praticare camminate che utilizzando una scala decimale va da 0 (zero) a 10 (dieci).
Ci sono tutti i presupposti per scatenare: diverbi sui ritmi sostenuti, vesciche di dimensioni abnormi, ricorso a mezzi di soccorso…… e invece no, tutti sudano, resistono, pazientano, si aiutano, si conoscono, si amalgano, ridono e si divertono.
Da quel giorno il gruppo che si allarga e si restringe di volta in volta ha organizzato circa una cinquantina di uscite, tutte nel territorio di Molino del Pallone – Corno alle Scale, con percorsi anche impegnativi ma sempre con il rispetto e la considerazione di chi non possiede il ritmo dell’camminatore provetto come chi sta scrivendo.
Una nota particolare e un ringraziamento per l’impegno, la pazienza e la disponibilità nell’organizzare tutte le uscite va al “capo” di questo manipolo di coraggiosi: Valter “Bufera” Ballerini.
Da circa due anni abbiamo dato un nome a questo gruppo che di anno in anno si ritrova e peccando un po’ di presunzione l’abbiamo chiamato: “Gruppo Escursionisti Alto Reno”.
Sicuramente non tutti siamo super preparati sul lato fisico e tecnico ma vi assicuro che in quanto ad amicizia e spirito di gruppo non temiamo nessuno.
Nella speranza di incontrarci e conoscerci lungo i bellissimi sentieri di questo nostro appennino vi saluto e vi invito a contattarci tramite la Pro Loco di Molino del Pallone(Tel. 0534.62468 - Cell. 338.334.3333 ).
"NESSUN LUOGO E' LONTANO"
Si cammina in pianura, sulle rive dei mari, nelle campagne, nelle città. Si cammina per conoscere, per assaporare panorami e paesaggi, per condividere il cammino con altri compagni di viaggio e per conoscere in modo più concreto il territorio attraversato.
Il trekking è un’attività che aggrega creando spirito di gruppo tra gli escursionisti i quali riscoprono valori umani che nella frenesia quotidiana spesso vengono trascurati: amicizia, solidarietà, collaborazione, ecc. In questo chi fa trekking acquisisce non solo una pratica sportiva, ma una vera e propria filosofia di vita che gli consente di stare in pace con se stesso e con gli altri.
Passeggiare nella natura, consapevoli di ciò che ci circonda è sicuramente il metodo migliore per ridare tono al nostro fisico oberato dallo stress e dalla grigia realtà metropolitana. Ciò che la natura ci offre è impagabile, viverla è sicuramente una cura per il nostro fisico e per il nostro spirito che sempre più ha bisogno di riappropriarsi di ritmi più umani, più lenti, più “a misura d’uomo”. Il trekking offre questa possibilità: ripercorrere, con il piacere lento del camminare, i sentieri storici, immersi nella natura che, secondo le stagioni, diventa un caleidoscopio a cielo aperto.
Trekking significa coinvolgere tutta la famiglia: portare bambini e ragazzi a conoscere, camminando, territori diversi e le culture umane che vi si sono sviluppate permette, infatti, di assolvere nel medesimo tempo a due fondamentali obblighi che abbiamo nei confronti dei nostri figli: farli crescere sani offrendogli spunti culturali in grado di condizionare positivamente la loro crescita.
Per questo il mercato dell’escursionismo in Italia è in fortissimo aumento: una recente analisi Nielsen ha, infatti, riscontrato che il trekking è una delle attività fisiche con, in assoluto, il più alto tasso di crescita e che il turismo outdoor costituisce una delle principali motivazioni al viaggio. Un trend positivo a conferma che sempre più persone desiderano scoprire la nostra bella Italia in un modo diverso, più attento e intelligente.
Il trekking non e’ un camminare fine a se stesso trekking è prima di tutto conoscenza attenta del territorio che si attraversa, è fermarsi a parlare con le persone che si incontrano lungo il cammino, è visitare vecchi borghi e capire il tipo di vita che si svolgeva, è sentire odori, silenzi viaggiando a piedi, o in bicicletta, si ha la possibilità di venire a contatto non solo con la natura, ma anche con l'uomo, la sua storia, il suo lavoro, la sua vita quotidiana.
Camminare con attenzione e curiosità significa osservare in modo diretto ed anche più entusiasmante, la flora e la fauna, la presenza di tracce del passato, l'arte, la cultura, le tradizioni, le antiche economie rurali: questo è realmente il trekking.
Il trekking è un'occasione per conoscere un'italia fatta di straordinari monumenti naturali, di testimonianze storiche, di culture spesso tecnologicamente povere, come quelle delle montagne appenniniche e alpine, ma ricche di valori umani che proprio l'escursionismo può contribuire a mantenere in vita.
Si cammina per conoscere, per assaporare panorami e paesaggi, per condividere il cammino con altri compagni di viaggio e per conoscere il più approfonditamente possibile il territorio attraversato
questa è l’argomento portante che sta alla base del “turismo lento”, una tipologia di turismo, oggi in piena espansione, che trae la sua forza da un background culturale dove l’interazione con il territorio è basata sulla contrapposizione tra la “cultura della tradizione” e i ritmi frenetici della vita quotidiana. Il viaggiare a passo d’uomo diventa così una sorta di percorso della memoria e dei gesti,
per riappropriarsi dei ritmi,
delle modalità di vita e delle usanze tipiche delle generazioni passate,
delle radici storiche, dei rapporti umani e delle tradizioni regionali.
In nessun altro modo, come il camminare a piedi, si conosce realmente un territorio.
Sempre più persone si avvicinano all’escursionismo per soddisfare il desiderio di evasione e la ricerca di un maggiore contatto con la natura e per gli indubbi benefici fisici e mentali.
Un’attività che si adatta ad ogni età, perché ognuno può personalizzarla scegliendone l'andatura, la difficoltà dei percorsi, i luoghi da visitare, il periodo migliore e questo spiega il perché l’andar per sentieri a piedi o in bicicletta sia una attività che fa sempre maggiori proseliti. Ciò anche in conseguenza del crescente desiderio di godere il tempo libero e le vacanze come risorsa preziosa da dedicare alla scoperta dei luoghi più genuini e meno compromessi dall’urbanizzazione;
alla voglia di immergersi in natura
alla vacanza per così dire “ecosoatenibile” legata alla natura, all’ambiente e all’enogastronomia.
Chi cammina, proprio perché ama conoscere in modo attento, approfondito e nei suoi diversi aspetti un territorio, si muove in tutte le stagioni
è affascinato dall’ambiente autunnale, primaverile e anche…….. invernale!!
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