Molino del Pallone si stende lungo le sponde del fiume Reno il quale in questo tratto,denominato dell’Alto Reno, è ancora un fresco e vivace torrente che nei millenni ha modellato una raccolta e lussureggiante valle.
Da un rilievo fotografico documentato dall’Aeronauntica risulta che il 95% della superficie del Comune è coperto da vegetazione arborea e per questo è stato dichiarato il:
"Comune più verde d’Europa"
Il bosco ceduo, il sottobosco e la flora spontanei sono ricchi e lasciati alla natura poichè il territorio, già poco popolato dall’uomo nei tempi antichi, è stato gradualmente abbandonato soprattutto nel dopoguerra cosicché in tutta la zona il delicato e meraviglioso equilibrio ecologico si svolge ancora in maniera naturale e completa.
Nel bosco dominano castagni anche secolari alternati a querce,carpini, faggi,aceri, ornelli (questi ultimi detti anche albero della manna), acacie dalle profumate infiorescenze, sorbi degli uccellatori rosseggianti di bacche, ciliegi selvatici, meli selvatici e biancospini che a primavera imbiancano con i loro fiori delicati interi pendii e ancora,insieme a numerose altre specie, agrifogli di tutte le dimensioni .
Solo il tempo con il suo scorrere inesorabile e la natura attraverso i suoi fenomeni quale il gelo o il “Bruscello” come viene da queste parti chiamato quando è particolarmente intenso e aggressivo, o il vento o i fulmini ecc.. regolano la vita del bosco abbattendo i vecchi alberi malati che lasciano posto ai nuovi alimentando un sottobosco ricco di specie diverse di piccoli alberi, arbusti, piantine ed erbe. Tra queste ultime sono varie ed abbondanti quelle officinali fra cui il timo, l’origano, la menta, il finocchietto selvatico, la daphne, la nepitella, con la quale si insaporiscono i funghi di ogni genere che dalla primavera all’autunno inoltrato spuntano abbondanti tra i cippi di erba, tra i teneri muschi e licheni o sotto eleganti felci.
Fra tutti particolarmente abbondanti apprezzati dagli intenditori, sono i boleti (porcini), gli ovoli, i galletti, le russole ecc.. che crescono in questo territorio
Nel sottobosco crescono copiose e saporite le fragoline, le more, i mirtilli, i lamponi mentre sui pendii più soleggiati fanno mostra di sé fra gli altri piccoli e grandi arbusti insieme al alberi dalle dimensioni contenute. Tra le diverse specie abbondano il prugnolo, il sambuco, il ginepro, il nocciolo, il corniolo dalle rosse e deliziose drupe, la rosa canina dalle bacche profumate: piccole piante e cespugli con i cui frutti si confezionano gustose ed insolite marmellate o aromatici e
dolci liquori, spesso pronti per essere degustati insieme a fragranti caldarroste (frujade) nel periodo natalizio durante il quale si decorano porte e finestre con rami di abete, ciuffi di agrifoglio, rametti di pungitopo, rustico bosso che abbondanti crescono nei dintorni.
I fiori infine multicolori, copiosi, spesso rari e protetti, ingentiliscono il paesaggio in tutte le stagioni. Nei boschi, nelle radure, lungi i pendii si rincorrono dorate ginestre dei carbonai, tenui eriche, profumati caprifogli, spinose carline, gialli corolle di iberico, candidi ellebori e ancora primule, viole,ranuncoli, anemoni, ciclamini, garofanini selvatici, campanule, gigli rossi, orchidee selvatiche e molti altri ancora meno conosciuti, mentre lungo le sponde del fiume tra i salici e i piopparelli occhieggiano rigogliose pervinche, sontuose saponarie, aromatica rucola con piccoli fiori gialli, ricche colonie di dature o pianta delle streghe dai grossi fiori bianchi sfumati di rosa a forma di tromba ecc…Lungo i fossi e le raggie fioriscono a ciuffi iris selvatici i cui fiori si trasformano in autunno in grossi chicci aranciati.
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